Da: Comboni Missionaries Christ the King Parish – Tali Catholic Archdiocese of Juba  Republic of South Sudan
A: Associazione Economia Alternativa Onlus Roma – Italia
Tali, 16 Febbraio 2015
Resoconto su attivita’ a Tali nel 2014

Tali è situata nel nord-ovest dello stato di Equotria Centrale (Sud Sudan), 250 km lontano da Juba, la capitale. Le infrastrutture non sono ancora sviluppate adeguatamente. Durante la stagione delle piogge (Aprile – Novembre) le strade non sono facilmente passabili. In certi periodi dell’anno la zona è tagliata fuori dalle città più vicine. La comunicazione è possibile solo via telefoni satellitari. In più il recente conflitto politico, etnico e economico ha aggravato le condizioni.  Istituzioni governative non funzionano come ci si aspetterebbe. Per questo la gente si fida molto di più delle chiese. In particolare,  la nostra missione comboniana ha dato e dà un contributo essenziale a venir incontro ai bisogni della gente locale. Sottolineo a questo punto il settore della salute in cui ci siamo impegnati tanto nel 2014. In collaborazione con il ministero statale della salute portiamo avanti il programma della cura per i lebbrosi nella zona della nostra parrocchia (estensione di 120 km est-ovest e 60 km nord – sud). Al momento ci sono 92 casi da seguire.  Due persone li visitano regolarmente (normalmente il fine settimana) con la macchina, la moto o la bicicletta per portare le medicine e condividere con loro l’andamento. Con una rete di una ventina di catechisti che conoscono benissimo la loro popolazione riusciamo a trovare ogni mese dei casi nuovi  di lebbra – tra di loro anche bambini e ragazzini. Ogni tre mesi mandiamo una relazione all’incaricato per la lebbra da parte del ministero della salute che poi ci dà la quantità delle medicine necessarie per trattare i pazienti. Nel 2014 abbiamo organizzato un workshop di due giorni con il nostro team per il progetto lebbra per un momento di aggiornamento e discussione insieme.
Da Maggio dell’anno scorso ci aiuta una suora francescano-elisabettina dall’Egitto che è un’infermiera professionale. Si chiama Suor Chiara. Insieme ad un assistente locale lei lavora nel nostro dispensario della missione. Il suo servizio è molto apprezzato dalla gente locale e anche dalle autorità governative.

Intendiamo preparare una struttura adeguata del nostro dispensario perché sia riconosciuto come un’unità sotto il centro di salute del governo. Così riceveremo regolarmente una certa quantità di medicine. Al momento, però, compriamo la maggior parte dei farmaci a Juba.
In una zona isolata della parrocchia offriamo – per quanto è possibile – una specie di clinica mobile. Siccome la gente non ha accesso a farmaci visitiamo regolarmente quella zona per venir incontro ai bisogni più urgenti. Suor Chiara (l’infermiera) ha anche insegnato a una persona del posto come rendere un servizio di base agli ammalati.
Infine offriamo trasporto da Tali all’ospedale più vicino per i casi seri di ernia (80 km). Tante volte i pazienti non hanno i mezzi per procurare una macchina che li porti. Il governo non garantisce questo servizio alla gente per varie ragioni.
Per quanto riguarda il progetto “agricoltura” ci concentriamo sulla stagione delle piogge. Abbiamo coltivato arachidi, mais, sorgo, pomodori, patate dolci, manioca e vari tipi di verdura. Se l’acqua non è sufficiente per mancanza di piogge innaffiamo il giardino con acqua presa dalla palude vicina con l’aiuto del nostro trattore. Due operai sono incaricati dei lavori agricoli dalle otto del mattino fino alle cinque del pomeriggio. Accanto al salario settimanale offriamo loro colazione e un pasto al giorno. Durante la stagione secca abbiamo coltivato solo una parte del giardino per avere qualche verdura arricchendo così il menu nostro e quello degli operai della missione.

La percentuale delle spese per il settore della salute è il 94% (tra cui il 39% solo per i farmaci), il 6% invece è stato usato per i salari dei due operai del progetto “agricoltura”.
Ringraziamo di cuore per il sopporto da parte di Economia Alternativa con cui ci è stato possibile di stare più vicino ai più poveri e abbondonati della missione di Tali.
Un saluto cordiale,
Padre Markus Koerber (missionario comboniano – Tali)