Mungbere 21-09-2016
Carissimi Amici e benefattori,
Eccomi di nuovo sul mio campo di lavoro a Mungbere, dal sei settembre scorso.
Un viaggio un po’ volutamente lungo per cogliere opportunità che avrei perso e che invece mi hanno avvantaggiato. Solo che a spese di fatiche. La mia partenza il 24/08 da Catania è stata all’insegna della compassione per tanti fratelli provati dal terremoto, qualche ora prima, non si capiva ancora l’entità del disastro. Il Signore ci aiuti tutti a vivere in solidarietà con chi soffre, e non solo per un momento.
Sono stato in sosta a Istambul 4 ore e poi ripartito per l’Uganda sono arrivato alle tre del mattino del 25/08. L’indomani mi sono imbarcato su un bus per sei ore di marcia verso il sud. Ho attraversato il confine con il CONGO senza difficoltà e sono arrivato a Butembo nel tardo pomeriggio. Qui ho cercato di provvedere quanto necessario per le costruzioni e per il funzionamento dei nostri Collegi: Superiori 24 alunni – Elementari (in due posti) 110 alunni + tre in falegnameria + 5 al Foyer ragazze. Ho impiegato una settimana setacciando magazzini, ma è una città “tesa”! Non c’è pace. Arrivando, a ogni incrocio ho trovato resti di fuoco e croci innalzate (A morte Kabila) a protesta contro il SILENZIO (complicità) dello Stato per le uccisioni/stragi perpetrate a Beni e dintorni di Butembo, sotto gli occhi dell’autorità ! Un giorno dopo una “allerta” tutti i magazzini hanno chiuso e la gente si è ammassata disposta a tutto: ugandesi e rwandesi vogliono introdurre il terrore per vuotare il territorio e occuparlo. A Kinshasa stanno cercando una via per un “dialogo” per non causare una guerra: non si vuole Kabila per il terzo mandato, ma le ELEZIONI. Questo il clima teso del Congo.
Lunedi 5 sett. da Butembo con un taxi parto per Bunia: sei ore di danza (seduto) sulle nostre strade di terra. A un certo punto si deve cambiare direzione perché le buche sono enormi e non si può passare. Alle porte di Bunia c’è un ponte rotto: file di camion da una parte e dall’altra. Ci si avventura sui prati (meno male che qui non c’è foresta) e si riesce a passare il fiume in acqua, per fortuna ancora bassa. Ed ecco martedi da Bunia con un piccolo aereo MAF alle 11h arrivo finalmente a Mungbere. Bella accoglienza … poi rendiconto dei lavori fatti … e quindi visita alla sede delle Magistrali. Primi contatti con i direttori … e previsione dei lavori da fare. Prima di tutto disboscare la strada che porta alla residenza degli studenti pigmei: è diventata impossibile per il fango; vi abbiamo lavorato una settimana intera perché finalmente il sole potesse penetrarvi. Nel terreno ai lati vi faremo un campo per le colture più necessarie e quotidiane (manioca, banane). Gli studenti per adesso devono adattarsi … il materiale comprato è ancora per strada e non sappiamo quando arriverà a Mungbere. Qui la fretta bisogna toglierla dal vocabolario.
Intanto che vi scrivo ecco che ieri (20 sett) a Kinshasa c’è stata una manifestazione per chiedere le elezioni … si parla di 15/50 morti, più distruzioni … per la repressione. Addio “dialogo”! Che pena ! dappertutto senza la ricerca di giustizia e solidarietà, siamo incapaci di creare pace e sviluppo. Noi restiamo qui per questo e per proclamare che solo in Cristo e seguendo i suoi insegnamenti (Vangelo) possiamo dare speranza, progresso e pace.
Ringrazio tutti voi per gli aiuti che mi avete dato in queste mie “vacanze di lavoro” e per la possibilità che ci offrite ora che sono sul terreno per l’avanzamento di questi fratelli. Avreste visto ieri all’assemblea dei genitori la loro soddisfazione all’annuncio che costruiremo due classi per i loro figli a scuola (una con la loro collaborazione in due anni !). Anche i pigmei per l’iscrizione son venuti con la loro collaborazione: devono prendere coscienza delle loro responsabilità e manifestare la buona volontà di avanzare. Per le altre attività dei pigmei continueremo così fino a dicembre; poi, dopo la stagione secca (marzo ’17), rilanceremo la falegnameria e la Scuola di vita per le ragazze (giovani) pigmee. Per adesso ne restano solo cinque, assieme, negli stessi locali, con altre cinque ragazze delle magistrali a Mavuno, (1.a-2.a).
Eccovi così un po’ le prime notizie che posso darvi dal mio arrivo. Stiamo ancora programmando le attività fino a dicembre.
Ancora grazie a tutti voi. Ricordateci nella preghiera, come anch’io farò per tutti voi. Mi scuso se non ho potuto visitarvi tutti, ma alla fine … ero stanco … meno male che si ritorna in Africa … a lavorare!
Un abbraccio e cordiale saluto e augurio di ogni benedizione del Signore a tutti voi e famiglie.
Vostro
P. Franko Laudani