Un’altra testimonianza dal Centrafrica da Padre Giorgio Aldegheri. Semplice e vera.
Inizio della lettera:
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Ciao.
Che spettacolo a cielo aperto : il mondo di oggi. Non intendo esprimermi di più sui politici poiché non so « chi siano » e soprattutto non so « cosa siano ».
Giustamente restiamo « positivi » pensando al bene che c’è nel mondo. Ieri sono tornato da Mongoumba, 160 km circa (secondo le strade che prendi). Si traversa circa 100km di foresta. C’è una forte presenza di Pygmei. Abbiamo una comunità di tre padri e una comunità di tre Laiche Missionarie Comboniane. Le tre laiche si interessano della scuola, della sanità (in particolare per i Pygmei) e di ogni iniziativa di sviluppo. A gennaio dovrebbe venire un italiano, Simone, per essere con le laiche. Tutti sono Laici Missionari Comboniani.
Non ho dimenticato la disponibilità di Economia Alternativa per aiutare in qualche realizzazione.
Venerdi è stato ucciso un casco-blu in città. Siamo ancora a guardare… a quando agire, operare etc?
Ieri ho fatto un viaggio “penibile” (passibile di pena, n.d.r.) (il ritorno), poiché ho trasportato una ragazzina di 13 anni. Dalla foresta alla pediatria dell’ospedale generale di Bangui. I genitori l’avevano portata dallo “stregone” che non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Ha una grande infezione alle due gambe e non può stare nemmeno sdraiata. Ci vuole sempre una persona che la tenga sollevata. Le due gambe sono come morte. Speriamo in bene. La pediatria è stata presa in carico da emergency. Ho incontrato una italiana di Treviso che offre il suo servizio in pediatria. Sono bravi questi medici che vengono e aiutano accettando molti sacrifici. Non sono liberi di circolare in città a causa dell’insicurezza. Ancora… pazienza.
Io sto bene. Avevo serie preoccupazioni per una malattia della pelle, ma grazie all’assistenza di un’altra italiana che lavora nell’ospedaletto per bambini, che si è creato nel monastero delle Benedettine me ne prendo cura. Le benedettine sono dello stesso gruppo del monastero di Aquila (distrutto dal terremoto) e Barletta.
Noi collaboriamo molto con la Dott. Patrizia e il monastero. E’ specializzato per i bambini malnutriti e di una malattia di cui non so dirvi il nome. E’ unico nella sua specialità. Collabora molto con il centro creato a Bangui da emergency (quelli di Milano) per altre malattie riscontrate. Sono tutti bravi/e.
Continuiamo sperando nella « vera conversione » di tutti. Ho appena letto dell’attentato a Istambul !!!!!!!!!!!!!!!!
Saluti a voi tutti. Dio vi accompagni.
p. giorgio
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Fine della lettera.
Dateci una mano ad aiutare queste persone, per favore.

6 thoughts on “Un’altra testimonianza dal Centrafrica da Padre Giorgio Aldegheri. Semplice e…”

  1. Gloria conosco l’associazione da quindici anni e sono consigliere. So e vedo tutto. Non spende un centesimo su di sé (niente stipendi né rimborsi spese, non paghiamo affitto perché ci riuniamo in una stanzetta messaci a disposizione dai missionari Comboniani presso la casa generale di via Lilio, usiamo i nostri telefonini, i nostri computer; le pochissime spese – come quelle postali -sono pagate da noi soci. I progetti che finanziamo sono gestiti dai Comboniani che sono già sul posto (in cui vivono a spese proprie, quindi non prendono nulla dai soldi che mandiamo) e che poi ci rendicontano le spese. Insomma un sistema sicuro, efficiente e parsimonioso in cui non si spreca niente. Chiamami quando vuoi.

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