Nell’Aprile 2013 Economia Alternativa iniziò a sostenere il progetto “Prevenzione e cura della cecità evitabile e dell’epilessia” che comprendeva anche il servizio di trasporto all’ospedale per le persone gravemente malate e l’acquisto di medicine per i malati dei villaggi ricompresi nell’area della Missione Comboniana di Gublak nella regione del Benishangul – Gumuz, nel nord-est dell’Etiopia.
I primi tre anni del progetto si sono chiusi nel giugno 2016 e a seguito della richiesta di rinnovo, l’associazione ha sentito la responsabilità di continuare a sostenere il progetto per altri tre anni fino al giugno 2019 coprendo un importo totale di euro 27.000 di cui 17.000 già donati grazie ai propri benefattori.

 

Il progetto cerca di dare una parziale risposta alla mancanza di assistenza medica dell’area. Di fatto, per ricevere cure mediche, è necessario percorrere 70 km di strade in cattive condizioni per arrivare al primo presidio medico disponibile presso l’Ospedale Cattolico di Pawi, che è specializzato nella cura e prevenzione delle malattie che colpiscono la vista. Ai servizi offerti dall’ospedale si è aggiunta dal 2012 l’opera di un gruppo di medici spagnoli che due volte l’anno, si recano in Etiopia per effettuare operazioni di cataratte e di altre malattie che colpiscono il sistema visivo. La scelta di occuparsi principalmente di questo tipo di malattie nasce dalle riflessione che la zona è abitata in prevalenza dalla popolazione Gumuz, considerata una delle più povere ed emarginate del paese. Basti pensare che i Gumuz fino all’inizio del XX° secolo venivano catturati e schiavizzati dai militari dell’impero etiopico e ancora oggi sono disprezzati. Essi vivono nella foresta e praticano il semi-nomadismo, pertanto il peso di una persona non vedente per un nucleo familiare è enorme e aggrava le già difficili condizioni di vita.

Altra patologia frequente che affligge la popolazione di questa zona è l’epilessia, sebbene non se ne conoscano le cause.
E’ un problema molto serio dal momento che non solo è una malattia che necessita di un farmaco specifico
– il fenobarbitan – che è possibile somministrare solo presso l’ospedale governativo di Pawi, ma è causa di una forte stigmatizzazione nei confronti di coloro che ne sono affetti poiché presso queste popolazioni si crede che coloro che soffrono di epilessia siano posseduti dal demonio.


Per permettere alle persone di recarsi in ospedale, compresi i casi clinici gravi che richiedono un intervento urgente, e ovviare alla cronica mancanza di mezzi di locomozione, è stato organizzato un servizio di trasporto per portarli alla clinica di Mandura o all’Ospedale di Pawi.


Negli ultimi due anni le condizioni delle strade sono peggiorate e i missionari hanno usato una solo auto sia per le attività della diocesi che per i trasporti dei malati. Questa auto è sottoposta a revisione meccanica ogni due mesi. Il costo è di circa 800 euro l’anno e viene coperto in parte con i fondi del progetto.

Inoltre, Fratello Luis González Jiménez, che è anche un infermiere professionale, dedica una parte della sua opera missionaria a ricevere qualche malato e a somministrargli medicine che vengono acquistate con i fondi donati.
Il progetto ha innegabilmente un’importanza fondamentale e la donazione dei benefattori di Economia Alternativa è utilizzata per aiutare molte persone: senza di essa alcuni di loro non ce l’avrebbero fatta.

E’ il caso di Nane che aveva dei gravi problemi di salute causati da una fistola. Grazie al progetto ha avuto la possibilità di essere operata e ora è tornata a casa dalla sua famiglia. Il progetto ha coperto tutte le spese mediche. Qui nella foto Nane è ritratta tra un medico ed una suora prima che fosse dimessa.


Purtroppo, anche potendo intervenire non tutti guariscono. Mary Magdalene, la ragazza con la maglietta gialla nella foto, è deceduta in ospedale dove era stata trasportata per problemi di cuore.

Padre Isaiah Nyakundi, il referente del progetto, nella sua ultima lettera scrive che la gioia si alterna sempre alla tristezza ma non manca mai di ringraziare per il supporto di Economia Alternativa.

Qui di seguito sono riportate le spese generali dell’utilizzo dei fondi 2017. Da notare che durante il terzo anno (2015 – 2016) è stato effettuato un prestito in favore del progetto da parte della tesoreria della Diocesi di circa 440 euro che è stato completamente restituito con la donazione di Economia del 2017. Le annualità del progetto partono dal mese di giugno poiché il rinnovo è partito solo nel Dicembre 2016 e il prestito è stato utilizzato per coprire le spese tra giugno e dicembre 2016.