PRG 415 Riabilitazione ragazzi di strada

Finalità: Assistenza socio sanitaria

Paese/Località: Kenia – Nairobi

Budget: € 10.000 ANNUI

I missionari Comboniani hanno avviato il progetto “Napenda Kuishi” nel 2007 per rispondere al fenomeno dei ragazzi di strada e affetti da varie forme di tossicodipendenza a Nairobi. Attualmente sono attivi 3 centri di recupero che servono complessivamente 250 ragazzi. Due centri sono situati a Korogocho e sono centri diurni e di primo contatto. Gli operatori girano per le strade della baraccopoli e nella discarica in cui si recano i ragazzi per cercare di recuperare materiale da rivendere. Qui cercano di stabilire dei contatti e di invitare i ragazzi a recarsi ai centri diurni. I ragazzi che si recano ai centri diurni compiono diverse attività di recupero e terapie di disintossicazione specifiche per ciascun ragazzo elaborate da terapeutici e medici specializzati. In genere al mattino ci sono sessioni di counselling, terapie di gruppo, scolarizzazione e alfabetizzazione, terapie ludiche e di lavoro. Nel pomeriggio altre attività che vanno dalla ginnastica alla pittura, dalla musico-terapia alla danza. Il tutto accompagnato da processi di disintossicazione sotto controllo medico e momenti di preghiera e assistenza spirituale.

Il terzo centro residenziale è situato fuori Nairobi a Kikibo e ospita i casi più gravi (circa 30 adolescenti) per circa 1 anno per alcuni fino a due. Il centro è strutturata come una fattoria: su 10 acri di terreno ci sono campi coltivati, mucche, galline e una serra. Ma qui le terapie sono fondamentali e molto più intense che nei centri diurni, il counselling è individuale e quotidiano almeno per i primi tre mesi, poi vi è un graduale inserimento scolastico e le terapie vengono continuate di pomeriggio. Tutti i ragazzi che passano dai tre centri con successo sono poi inseriti a scuola secondo la loro età e il livello di istruzione.

Seguire circa oltre 200 ragazzi nei centri diurni, ospitarne circa 30 nel centro residenziale, averne 158 presso varie scuole per i quali pagare le tasse scolastiche, avere 23 persone nello staff con alcune altamente qualificate comporta costi molto elevati, da qui la richiesta di un contributo (euro 10.000) al progetto all’anno.